
Tecniche di Memorizzazione
Montagne di materiale da studiare, concetti complessi da memorizzare e la costante pressione delle scadenze degli esami, se sei uno studente universitario, conosci fin troppo bene queste sensazioni. Durante i miei anni di ingegneria a Bologna, mi sono spesso trovata nella stessa situazione di dover memorizzare tante informazioni per gli esami orali di teoria.
In questo articolo, voglio condividere le tecniche di memoria che mi hanno aiutato.
Perché le Tecniche di Memorizzazione Tradizionali Spesso Falliscono
Prima di entrare nel vivo delle strategie efficaci, è importante capire perché molti metodi tradizionali non funzionano. La ripetizione passiva, leggere e rileggere gli appunti o evidenziare il testo sono approcci che utilizzano solo una piccola parte del potenziale della nostra memoria.
Il nostro cervello non è progettato per memorizzare informazioni presentate in modo noioso e monotono. È invece incredibilmente efficiente nel ricordare:
- Elementi visivamente stimolanti
- Concetti emotivamente coinvolgenti
- Informazioni interconnesse e contestualizzate
Per questo motivo, ricordiamo perfettamente i testi delle canzoni o le scene dei film, mentre fatichiamo a fissare definizioni e formule.
Fortunatamente, esistono tecniche che sfruttano questi principi per rendere lo studio più efficace.
Le Migliori Tecniche di Memorizzazione per Studenti Universitari
1. Il Metodo PAV: Paradosso, Azione, Vivido
Il P.A.V. (Paradosso, Azione, Vivido) è probabilmente la mia tecnica preferita. Questa metodologia sfrutta il modo in cui il nostro cervello elabora le informazioni per aiutarci a ricordare, è anche utilizzata nelle pubblicità per attirare l'attenzione e far sì che la gente si ricordi i marchi.
Il metodo si basa su tre elementi fondamentali:
- Paradosso: Creare un'immagine mentale bizzarra, insolita o impossibile che rappresenti il concetto da memorizzare. L’elemento inaspettato fa leva sulla nostra naturale propensione a prestare attenzione alle incongruenze.
- Azione: Assicurarsi che questa immagine sia dinamica, in movimento, non statica. Il movimento stimola la memoria procedurale e rende il ricordo più "vivo".
- Vivido: Coinvolgere tutti i sensi nella visualizzazione (vista, udito, tatto, olfatto, gusto). Una rappresentazione multisensoriale crea legami più forti nel cervello.
Ecco ad esempio come potrebbe essere visualizzata la legge di Ohm V=RI:
2. Il Palazzo della Memoria
Il Palazzo della Memoria è una tecnica antica ma incredibilmente efficace, che sfrutta la nostra capacità innata di ricordare luoghi e ambientazioni. Questa strategia consiste nel creare un "palazzo" mentale, in cui ogni stanza o area rappresenta un insieme di informazioni che desideri memorizzare.
Per applicare questa tecnica:
- Scegli un luogo familiare: Può essere la tua casa, la scuola o un posto che conosci bene. La familiarità facilita la creazione di immagini mentali vivide.
- Assegna concetti o argomenti a stanze specifiche: Ad esempio, la cucina può ospitare formule matematiche, mentre il soggiorno potrebbe essere dedicato a concetti di fisica. In questo modo, ogni area diventa un "contenitore" organizzato per le informazioni.
- Utilizza elementi visivi: Associa ogni informazione a oggetti particolari presenti nella stanza. Più l’immagine è dettagliata e personale, più sarà facile ricordarla. Puoi, per esempio, immaginare un frigorifero che "raffredda" equazioni o un tavolo che "sorride" ogni volta che ripassi una teoria.
- Fai dei "tour" mentali regolari: Cammina con la mente attraverso il tuo palazzo, ripassando ogni stanza e gli elementi in essa contenuti. Questo “viaggio” regolare non solo rafforza il ricordo, ma aiuta anche a riorganizzare mentalmente le informazioni.
Per iniziare con questa tecnica può essere utile usare post-it e attaccarli nei luoghi dove vuoi creare l'associazione (specialmente se sei a casa). Questa tecnica aiuta anche a richiamare le informazioni, ti basta ripercorrere nella tua mente il palazzo e ricordare i concetti che hai memorizzato.
3. Cicli di Ripasso: La Chiave per una Memorizzazione a Lungo Termine
Una delle tecniche più sottovalutate ma scientificamente provate è il ripasso progressivo. Non si tratta semplicemente di rileggere gli appunti, ma di seguire un programma strategico di revisione che sfrutta i principi della curva dell'oblio.
La nostra memoria tende a dimenticare le informazioni non ripassate; per questo, strutturare i ripassi in cicli aiuta a fissare definitivamente ciò che hai studiato.
Ecco come strutturare i tuoi ripassi:
- Primo ripasso: 24 ore dopo lo studio iniziale. Questo primo richiamo aiuta a trasferire le informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.
- Secondo ripasso: 3 giorni dopo. A questo punto, il cervello ha iniziato a "dimenticare" alcune parti; rivedere il materiale ora è fondamentale.
- Terzo ripasso: 1 settimana dopo. Consolidare i concetti studiati fino ad ora e verificare se ci sono lacune.
- Quarto ripasso: 2 settimane dopo. Rafforzare ulteriormente la memoria con un ulteriore ciclo di richiamo.
- Quinto ripasso: 1 mese dopo. A questo stadio, il ripasso finale assicura che le informazioni siano saldamente ancorate nella memoria a lungo termine.
Ogni sessione di ripasso non deve essere lunga: 15-20 minuti possono essere sufficienti se utilizzi tecniche attive come il richiamo libero, in cui cerchi di ricordare le informazioni senza guardare il materiale originale. Questo metodo non solo rafforza la memoria, ma aiuta anche a identificare rapidamente eventuali lacune nel materiale studiato, permettendoti di intervenire e colmare i vuoti in modo mirato.
Conclusioni: La Memorizzazione Come Superpotere
Dominare le tecniche di memorizzazione non è solo un modo per superare gli esami, ma un vero e proprio superpotere che ti accompagnerà per tutta la vita. Che tu stia cercando di ricordare le password, imparare una nuova lingua o prepararti per un esame critico, queste strategie possono trasformare radicalmente la tua capacità di apprendimento.
Ricorda: la memoria non è un dono innato, ma una competenza che può essere allenata e potenziata con le giuste tecniche. Sperimenta il Metodo PAV, costruisci il tuo Palazzo della Memoria, applica cicli di ripasso regolari e osserva come il tuo apprendimento si trasforma.
Ti invito a provare almeno una delle tecniche descritte in questo articolo. E se vuoi provare un applicazione che ti aiuta a preparare gli esami includendo alcune delle tecniche di memorizzazione menzionate, vai su InPari e inizia subito la prova gratuita, senza impegno.
Buono studio e in bocca al lupo per i tuoi esami!
